la nostra storia

LA FARMACIA Di CUVIO

La farmacia di Cuvio è un'istituzione plurisecolare risalente ai tempi di Maria Teresa d'Austria, è, infatti,
nel 1764 che i documenti citano per la prima volta PIETRO ANTONIO MAGGI, della nobile casata, come ‘dottore e speziale’ titolare pure della licenza Asburgica dell’Imperial Regia Ricettoria dei sali e tabacchi’. Allora la farmacia era nella Casa Maggi in piazza IV novembre e, a ricordo di quel periodo, nel cortile si può ancora vedere un bassorilievo con Maria Tersa e l'aquila bicipite degli Asburgo.

I Maggi tennero la farmacia per quattro generazioni; a Pietro Antonio seguì il figlio GIOVANNI, poi il nipote PAOLO LUIGI che nel 1847 aprì l'ufficio postale di Cuvio, forse il primo della Valle, infine il pronipote Placido. Il figlio di questi, CAMILLO, nel 1886 vendette la licenza di farmacia e ‘drogheria vegetale’ a RAFFAELE MASINI comasco, il quale rimase nella casa Maggi fino al 1895 quando si spostò in un locale di Casa Porta in via S. Rocco dove rimase fino alla costruzione, prima della guerra, di una sua villa in stile liberty in via Piave a ridosso del fiume. Nel 1910 ebbe una lunga contesa giudiziaria con il dott. Pietro Castellani quando questi pensò di aprire una ‘officina farmaceutica' a Vergobbio; un escamotage per aggirare la legge sulle licenze per le farmacie.

Al dr. Raffaele Masini seguì il figlio GIOVANNI che, nel secondo dopoguerra vendette la licenza al dr. PARIDE FUGAZZA, comasco, il quale spostò la farmacia in fondo aila via Trento. Verso la fine degli anni '50 il Fugazza, a sua volta la cedette al dott. DELLA CHIESA al quale seguirono i dott. BORSANI, FATTORI e, quindi, nella prima metà degli anni Sessanta, la dr.ssa ANGELINA ANTONIOLI, cremonese, che costruì un edifico sulla provinciale di fronte al Parco Litta. Al suo interno, nel 1969, Alberto Lattuada girò alcune scene del film ‘Venga a prendere il caffé da noi' tratto da ‘La spartizione’ di Piero Chiara. Infine nel 1990 la dr.ssa MARIA PIA CANTÙ di Laveno ritirò la licenza facendo erigere, l'anno dopo, una nuova e più spaziosa farmacia.

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